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Questo è il mio blog personale, un blog di confine, dove proverò a pubblicare un pò di cose mie, per me e per chi le vorrà leggere.

Il Confine

...un confine, proprio perché si pone di fronte a una differenza, deve essere valicato, non deve essere ignorato ponendovi a limite la diffidenza, così come è valicato sistematicamente il confine che c’è fra il giorno e la notte, tra il prima e il dopo, tra la terra e il mare, fra l’uomo e la donna, tra la vita e la morte.

venerdì 28 novembre 2014

Lezione d'autunno



 La strada polverosa si inoltra serpeggiando fra i campi coltivati. Cammino a passo svelto assaporando l’aria fresca di questo pomeriggio autunnale, mentre il mio cane mi precede trotterellando allegro. Leo va avanti e indietro senza posa e fa almeno il doppio dei miei passi. Ecco che ancora si ferma ad annusare una zolla di terra, chissà quale odore interessante contiene. Un momento dopo assaggia un filo d’erba, poi si ferma attento, perché ha percepito un alito nell’aria, probabilmente di qualche animale, non so. Lo osservo e lo invidio profondamente. Anzi non lo invidio, ma lo ammiro, questo sì; ammiro la sua capacità di assaporare con forza ogni istante della vita, come sta facendo in questa semplice passeggiata. Correre, odorare la terra, bere un po’ d’acqua da un ruscello è tutto ciò che vuole. Ora si avvicina, solleva la testa per cercare una carezza ed io lo accontento volentieri, lui mi risponde leccandomi la mano, poi riparte veloce.
Da un campo vicino, si alza un piccolo stormo di uccelli. Compiono delle evoluzioni perfette sopra la mia testa, poi si allontanano nel cielo. Anche loro, come Leo, chiedono alla vita esattamente ciò che hanno e nulla di più.
Mi accorgo che sto ricevendo una grande lezione di vita quest’oggi. Una lezione profonda, che mi dice che la vita è preziosa e va afferrata anche nelle piccole cose. Che la felicità non sta in altri posti se non nei gesti semplici e nei piccoli momenti di affetto. Che, se vogliamo, non è necessario correre dietro alle chimere o ai sogni irraggiungibili, sprecando per questo tempo prezioso. No, è meglio ricordarsi che ogni minuto è unico e che una volta vissuto non tornerà più indietro e dunque va apprezzato proprio nel suo essere unico e irripetibile, essenziale all’esistenza stessa del mondo, una goccia fondamentale nell’oceano del tempo.
Il sole sta calando dietro i monti e si allungano le ombre della sera. E’ ora di tornare e un alito di vento freddo mi ricorda che l’estate è ormai lontana, Leo mi cammina a fianco felice. Oggi è stato il mio maestro e di questo lo ringrazio.

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